Il Carnevale a Margherita di Savoia è arrivato alla sua terza edizione. Non accadeva dai tempi d’oro, oltre 20anni fa, quando la cittadina del sale era davvero il centro di attrazione turistica della Provincia (in quei tempi di Foggia), di vedere una sfilata carnascialesca coi carri allegorici. Ed è proprio questa la novità di quest’anno: ogni gruppo era vestito a tema, chi da cuoco, chi da calamaro, chi invece da spazzolino o forchetta simbolo che i rifiuti differenziati possono esse riutilizzati sotto altre forme, e ha creato il proprio carro. Le figure erano le più grottesche: dal pizzaiolo baffuto allo spaventa passeri, dalla macedonia con tanto di frutta realizzata con la carta pesta all’abisso del mare. Durante la manifestazione ha trovato spazio anche la satira sul carro del fornaio che in cima aveva un mattarello e vicino la faccia del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. «L’obbiettivo – hanno affermato gli organizzatori – è quello di creare una sfilata che coinvolga sempre più carri». In merito al prossimo hanno abbiamo ricevuto una piccola anticipazione: «Il tema centrale sarà la satira». Questa volta, in occasione del doppio appuntamento elettorale, si è voluto evitare.

Il filo conduttore dell’iniziativa è stata la collaborazione fra le parrocchie, le scuole, le associazioni e il comune. Hanno partecipato sia piccoli che grandi. Anzi sono stati proprio gli adulti ad affermare che «una volta all’anno è bello camuffarsi come se si volesse cambiare identità per poco tempo e lasciarsi i problemi della quotidianità alle spalle». La sfilata è partita dalla scuola elementare Papa Giovanni XXIII e ha abbracciato un po’ tutti i quartieri del centro cittadino, da via Barletta a Punta Pagliaio, girando intorno fra via Africa Orientale e corso Vittorio Emanuele. Il significato simbolico voluto dagli organizzatori è stato forte: chiamare a raccolta i salinari nella condivisione. Ognuno ha impiegato il tempo e le risorse che aveva a disposizione. I ragazzi hanno realizzato i rivestimenti dei carri e parte dei costumi. I mezzi (camion e furgoncini e trattore) sono stati messi a disposizione dai contadini e da alcune attività commerciali del posto. I genitori si sono offerti volontari per svolgere il servizio d’ordine in modo da monitorare l’andamento della festa, gli insegnanti si sono mascherati come i propri alunni e li hanno accompagnati lungo il tragitto. Questa edizione si è conclusa, ma gli organizzatori hanno già dato appuntamento al prossimo anno.