Lo scorso 14 novembre il tentato omicidio: ieri, invece, il rinvenimento di quella che potrebbe esser l’arma utilizzata per compiere materialmente l’agguato. Stiamo parlando di quanto accaduto a Margherita di Savoia a metà novembre scorso quando durante un normale pomeriggio, attorno alle 18,30, vi furono diversi spari nel Quartiere periferico Isola Verde. A restare ferito, gravemente, fu Giuseppe Sciotti 41enne, mentre nell’immediatezza dell’agguato fu arrestato Ruggiero Leone, 34enne sempre di Margherita. Su di lui pende l’accusa di tentato omicidio preterintenzionale ed è ancora detenuto. L’ulteriore svolta nelle indagini, tuttavia, è arrivata proprio due giorni fa quando su indicazione della moglie del 34enne, agenti della Polizia di Stato del commissariato di P.S. di Cerignola, hanno rinvenuto nelle campagne di Margherita una pistola Beretta calibro 7.65, su di una strada rurale che conduce a Trinitapoli. L’arma era nascosta tra l’erba di un campo e protetta da un sacchetto di plastica. Solo gli esami balistici daranno una certezza rispetto all’utilizzo dell’arma stessa per il ferimento del 41enne. I primi accertamenti degli inquirenti sulla pistola, infatti, non hanno consentito di risalire all’intestatario poiché all’epoca in cui è stata prodotta le armi non erano censite. Naturalmente c’è la coincidenza con il calibro della pistola utilizzata per l’agguato.

Un agguato nato probabilmente per futili motivi, probabilmente per una precedenza non data in auto, e che vide il 41enne trasportato in Ospedale a Barletta con un SUV nero sino all’abbandono sanguinante e privo di coscienza davanti al pronto soccorso del “Dimiccoli”. Furono almeno cinque i colpi esplosi che raggiunsero all’addome l’uomo.