Con l’arrivo dell’ultima domenica di ottobre, giunge il momento di tornare all’ora solare. Nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre, infatti, gli italiani sposteranno le lancette dell’orologio indietro di 60 minuti, concedendosi un’ora in più per il proprio sonno.

Tra favorevoli e contrari al cambio d’ora, i maggiori esperti sono concordi nell’affermare che lo spostamento delle lancette provoca parecchi fastidi al nostro organismo, in particolare insonnia, difficoltà di adattamento al nuovo orario e una generale sensazione di stanchezza, il tutto con annesso stato di nervosismo e agitazione.

Questo passaggio è legato a questioni che riguardano il risparmio energetico, pur andando ad incidere su quasi tutte le abitudini dei cittadini. Un altro motivo, non meno importante, sta nel fatto che mantenendo l’ora legale anche nei periodi invernali, al mattino presto sarebbe troppo buio.

Negli ultimi mesi la Commissione Europea si è detta favorevole ad abolire lo spostamento delle lancette (anche dopo un sondaggio online tra i cittadini europei, l’84% dei quali si è dichiarato favorevole all’eliminazione). Stando alle parole del presidente Jean-Claude Juncker, saranno gli Stati membri a “decidere da soli se i loro cittadini devono seguire l’ora legale o quella solare”. L’augurio, espresso anche dalla commissaria europea ai Trasporti, Violeta Bulc, è quello di arrivare a un “certo coordinamento tra i Paesi”. Se si decidesse di adottare l’ora legale, questo sarebbe il penultimo cambio di sempre e l’ultimo autunnale.