La Funzione Pubblica Cgil Bat ha inviato a tutte le pubbliche amministrazioni una lettera-esposto sollecitando le istituzioni ad adottare tutti i provvedimenti necessari a ridurre la diffusione del contagio da Coronavirus-Covid-19, come indicati e prescritti dai Decreti del Presidente Consiglio dei Ministri e dalle Istituzioni sanitarie regionali e territoriali preposte nonché dai Sindaci della Provincia BT. L’invito è quello di mantenere alta la guardia e a rispettare le disposizioni restrittive ma necessarie affinché si possa prevenire, a partire dagli uffici e istituzioni pubbliche, la diffusione del contagio tra lavoratori e lavoratrici del pubblico impiego e i cittadini.

«A tal proposito il nostro appello-esposto è partito da tempo nei confronti della Direzione Generale della Asl Bat ed ai responsabili delle strutture sanitarie e socio sanitarie accreditate, nonché ai committenti  d’Ambito Tterritoriale, sia per i propri operatori dei servizi sociali che del settore socio-sanitario deputati ai   Servizi di Cura domiciliare e di assistenza sanitaria integrata non ancora sospesi (SAD-ADI, ecc.) affinché sia garantita la necessaria fornitura di adeguati e conformi Dispositivi Individuali di Protezione (mascherine ffp2-ffp3 e chirurgiche, occhiali, ecc.) necessari ed indispensabili a contenere la diffusione del contagio e che stiamo registrando essere un problema nazionale che sta mettendo a rischio la salute pubblica e la sicurezza dei lavoratori della sanità impegnati a contrastare con senso di abnegazione e dovere questa emergenza sanitaria epidemiologica, compreso il personale del SEU del 118. Stessa cosa per il settore igiene ambientale: è necessaria l’adozione di nuovi modelli organizzativi finalizzati ad evitare la diffusione del contagio e l’aggiornamento dei DVR(Documenti di Valutazione dei Rischi) in tutte le realtà coinvolte come previsto dal T.U. n. 81/2008 a garanzia della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro», spiegano Rosa Matera e Emanuele Papeo della segreteria provinciale Fp Cgil Bat.

«In tutti gli uffici pubblici del nostro territorio, a partire da comuni, provincia, aziende sanitarie, settore igiene ambientale, servizi sociali, ministeri, ecc… abbiamo e stiamo sollecitando ‘misure precauzionali da assumere all’interno degli uffici’ per l’attivazione del ‘lavoro agile, del telelavoro o dello smart working’ come ordinaria modalità di lavoro in linea con le direttive ministeriali e garantire a tutti gli uffici l’adozione degli opportuni adempimenti previsti rispetto alla sanificazione degli ambienti di vita e lavoro all’interno degli uffici e servizi pubblici. Restiamo speranzosi affinché questa pandemia possa essere superata con il contributo di tutti, a partire dai servizi pubblici e da tutti i lavoratori e le lavoratrici che sono in prima linea. Restiamo attivati e disponibili, al fine di attivare tutti gli strumenti necessari che sono a disposizione degli enti pubblici, privati e del terzo settore per confronto ed esame congiunto con i sindacati confederali del nostro territorio e regionali per garantire gli opportuni ammortizzatori sociali previsti (Cassa Integrazione, Fondo Integrazione Salariale, ecc…) a sostegno del reddito per i lavoratori appartenenti a  tutti quei servizi sospesi o ridotti, tra cui assistenza educativa specialistica scolastica, assistenza domiciliare psichiatrica, servizio cure domiciliari e di assistenza integrata, lavoratori dei centri diurni e polivalenti, ecc… a tutela della salute pubblica dei cittadini che passi per la sicurezza e protezione dei lavoratori dei servizi pubblici che in questo momento sono in prima linea», aggiungono Matera e Papeo.

«Ci uniamo, infine, alle richieste fatte dalle segretarie nazionali del pubblico impiego al Presidente Conte che hanno sollecitato con forza: un immediato e dettagliato riscontro in merito al programma di forniture di Dpi in essere, che dia conto non solo delle quantità e dei tempi di consegna, ma anche della rispondenza delle stesse ai requisiti tecnici necessari e l’immediata attivazione, anche in vista dell’emanazione dei prossimi decreti, di un tavolo di crisi specifico col ministero della salute che consenta il monitoraggio e la segnalazione delle situazioni più critiche presenti sul territorio nazionale, dando così la possibilità alle scriventi di dare un contributo fattivo», conclude la segreteria della Fp Cgil Bat.