La Giunta regionale ha approvato oggi l’aggiornamento della rete ospedaliera Covid, tenuto conto dell’attuale andamento epidemiologico della pandemia SARS-Cov-2.

«Con la delibera di oggi – spiega l’assessore alla Sanità, Pier Luigi Lopalco – cominciamo a far respirare il sistema sanitario, messo sotto stress dalla pandemia. Questa emergenza resterà nei libri di storia, ma dobbiamo sempre ricordare che pur nei momenti più duri, è stata sempre data assistenza senza lasciare nessuno fuori dagli ospedali. Ora cominciamo un percorso che porterà alla normalità, consapevoli che l’emergenza potrebbe tornare in maniera inaspettata. Per questo le strutture realizzate resteranno pronte ad essere utilizzate, sapendo anche che c’è ancora una quota rilevante di casi positivi e di ammalati che vanno curati nel modo migliore. Alle donne e agli uomini del sistema sanitario e della protezione civile che hanno resistito e che continuano a resistere negli ospedali e sul territorio dobbiamo dire grazie per il grande lavoro che stanno portando avanti».

Sulla base delle necessità assistenziali, determinate da un significativo calo dei contagi ed una conseguente bassa percentuale di occupazione dei posti letto di Terapia Intensiva e Area Medica, di gran lunga inferiore alla soglia critica determinata dal Ministero della Salute, la Giunta regionale ha stabilito, a far data da oggi, in via prioritaria, la totale riconversione all’attività NO – COVID delle seguenti strutture di ricovero pubbliche e private accreditate:

  • Ospedale di Barletta;
  • Ospedale San Paolo di Bari;
  • Ospedale di San Severo;
  • Casa di Cura “Villa Lucia Hospital” di Conversano;
  • Struttura campale della Marina Militare di Barletta;
  • Ospedale di Martina Franca;
  • Ospedale di Castellaneta;
  • Ente Ecclesiastico “Miulli” di Acquaviva delle Fonti.

Entro il 31 luglio 2021, con apposito provvedimento di Giunta regionale, dovrà essere definito un nuovo piano pandemico della rete ospedaliera COVID e NO- COVID, per fronteggiare una eventuale recrudescenza della pandemia.