La chiesa gremita di parenti e amici. Tra i banchi tanti bambini, compagni di scuola. Lacrime e commozione durante la cerimonia. Poi il lungo applauso all’uscita della bara bianca, accompagnata dal lancio di palloncini dello stesso colore, lasciati liberi di volare fino al cielo. Così Canosa di Puglia ha salutato, per l’ultima volta, il piccolo Dario Brinzan, il bambino di 6 anni morto tragicamente, il 5 luglio scorso, su una spiaggia di Margherita di Savoia. I funerali sono stati celebrati questa mattina, con rito ortodosso, nella Cattedrale di San Sabino. In prima fila i genitori di Dario, straziati dal dolore per la perdita del loro unico figlio. Un dolore sentito da tutta Canosa di Puglia dove oggi, in occasione delle esequie, è stato proclamato il lutto cittadino. Bandiere a mezz’asta a Palazzo di Città, mentre sono state sospese tutte le manifestazioni pubbliche organizzate dall’amministrazione comunale. Un segno tangibile del grave lutto che ha colpito la comunità canosina, per una morte che appare ancora adesso incomprensibile. Il piccolo, che faceva parte di una colonia estiva, stava giocando in riva al mare, in un lido, quando si sarebbe improvvisamente accasciato, perdendo subito conoscenza. A nulla sono serviti i ripetuti tentativi di rianimazione, prima ad opera dei bagnini dello stabilimento balneare, poi degli operatori del 118, giunti rapidamente sul posto. A risultare fatale, secondo quanto stabilito dall’autopsia, effettuata due giorni fa presso l’Istituto di Medicina Legale di Foggia, è stato un malore. Resta da chiarire se si sia trattato di un malore improvviso oppure legato a qualche patologia genetica mai diagnosticata. Per questo il bambino è sottoposto anche ad ulteriori esami istologici per stabilire con certezza la natura del decesso. Come atto dovuto, la Procura di Foggia ha aperto un’inchiesta sull’accaduto, che conta al momento sette indagati. Il reato ipotizzato è di omicidio colposo.