«Da Presidente di uno degli Ordini più piccoli d’Italia, quello della Provincia di Barletta Andria Trani, considero la presenza di un nostro collega del Coordinamento del Sud nell’Ufficio di Presidenza della Conferenza Nazionale degli Ordini Architetti PPeC come un segnale di attenzione nei confronti del lavoro da noi svolto sin qui. È un lavoro di condivisione fattivo avviato circa due anni fa, capace di crescere e consolidarsi nel tempo, e che sin dal primo momento si è connotato non come scelta localistica e divisiva quanto piuttosto come volontà di contribuire a far crescere il livello del confronto e della partecipazione nell’interesse più generale». Così Andrea Roselli, Presidente OAPPC BAT, a seguito del rinnovo dell’Ufficio di Presidenza della Conferenza Nazionale degli Architetti che ha visto eleggere il Presidente dell’Ordine di Lecce, Tommaso Marcucci, accanto ai riconfermati, per il secondo mandato, presidenti dell’Ordine di Macerata, Vittorio Lanciani, e dell’Ordine di Pordenone, Marina Giorgi.

«Il rinnovo dell’Ufficio di Presidenza, con le votazioni tenutesi il 26 ottobre scorso, ha senza dubbio rappresentato una grande opportunità di discussione e confronto tra gli Ordini Territoriali presenti sull’intero territorio nazionale che, uniti nell’interesse degli iscritti, si rendono promotori di mozioni e istanze nei confronti del Consiglio Nazionale – dice ancora Roselli – L’elezione è il risultato positivo di un lungo lavoro di squadra e di condivisione di strategie generali ed obiettivi comuni. All’Ufficio di Presidenza neo-eletto, oltre agli auguri del nostro Ordine va la conferma del nostro impegno a volere continuare, con la stessa convinzione, il lavoro intrapreso nell’interesse di tutti i colleghi rappresentati».

«La Conferenza Nazionale degli Ordini è il luogo naturale e, per noi, fondamentale – continua il Presidente della BAT – dove trova concretezza il lavoro di discussione, proposizione, condivisione sui temi che coinvolgono la nostra professione e richiamano la centralità dell’architettura, della pianificazione, dell’urbanistica e della conservazione nei processi, ormai sempre più vorticosi, di trasformazione urbana e territoriale».